Ho iniziato a scrivere da un aereo in volo, diretto in Ucraina. Un anno fa ero avvolto nel gelo di una vallata piemontese. Il risveglio quella mattina con un senso di vuoto, di perdita. La necessità poi di reagire in un paese serrato dal lockdown. I mie due saggi amici, Greta ed Elio, che ascoltavoContinua a leggere Ritorno
Le linee d’oro
Leggevo da qualche parte che il processo selettivo dei ricordi è determinato dal grado di intensità emotiva che essi ci hanno procurato. Per questo ricordiamo un evento, una storia, rispetto ad altre, perché più di altre ci ha procurato delle forti emozioni. Il ricordo permane, stampato tra l’ippocampo e l’amigdala. Una perdita, ad esempio, cheContinua a leggere Le linee d’oro
Lettera a te stesso
E insomma, sei arrivato a questa data che non avresti voluto mai sentire. Mezzo secolo. Céline avrebbe tirato un saettante porco***…seduta stante, su due piedi…Da una parte hai sempre avuto il terrore di arrivarci, ed è già un po’ di anni che ti prepari, sia fisicamente che mentalmente, perché significa che sei entrato nel secondoContinua a leggere Lettera a te stesso
Un nuovo anno
I tell you, I can’t deny itI thought of quitting, babyBut my heart just ain’t gonna buy itAnd if I didn’t think it was worth one single tryI’d jump right on a big bird and then I’d fly Mi piace Frank Sinatra, Dean Martin, i vari crooner, i cantanti dei night club o di LasContinua a leggere Un nuovo anno
Bab el-Aziziya e altre storie
“You have to look death in the face, and once you do, trust me, you’ll be free“ (The Sinner) La fossa era già stata scavata il giorno prima. Il comandante della brigata era accanto alla madre. Erano tutti ragazzi, a parte lui. Molti piangevano. Il suo corpo era avvolto in un lenzuolo bianco. La sueContinua a leggere Bab el-Aziziya e altre storie
Il grande jihad
“La guerra più grande è quella di lottare contro sé stessi”, dice Moussa spiegando cosa significhi per lui la religione e il sufismo. La Dahira Murid si trova a ridosso dello svincolo autostradale di Caserta. Una zona depressa fatta di capannoni e campi. Terra e cemento. Stavo intervistando pochi giorni fa gli aderenti a unaContinua a leggere Il grande jihad
La battaglia di Tripoli – 1
Mi ha chiamato Elio per chiedermi di fare un po’ di luce sui ricordi, su quello che abbiamo passato insieme in Libia. Sta cercando di scrivere un libro, corredato da alcune delle sue bellissime fotografie. Elio abita da un po’ di anni in cima a una montagna, in una baita. Lui e Greta, la suaContinua a leggere La battaglia di Tripoli – 1
Il velo di Maya
“È Maya, il velo ingannatore, che avvolge gli occhi dei mortali e fa loro vedere un mondo del quale non può dirsi né che esista, né che non esista; perché ella rassomiglia al sogno, rassomiglia al riflesso del sole sulla sabbia, che il pellegrino da lontano scambia per acqua; o anche rassomiglia alla corda gettataContinua a leggere Il velo di Maya
Pioggia
A Roma sta piovendo. Beh, è anche normale direte, siamo a metà novembre. Un anno fa il tempo in questo periodo credo fosse migliore. Freddo ma niente pioggia, o almeno così mi pare di ricordare. Stavo in Emilia, sui colli bolognesi. C’era una strada sterrata che scendeva verso un fiume, per qualche chilometro, poi unContinua a leggere Pioggia
Il suono e la storia
Kalli Anderson insegna alla Craig Newmark Graduate School of Journalism di New York (che è alla City University of New York o CUNY). E’ la direttrice del corso di audiogiornalismo (qui la sua bio). Qualche giorno fa ha twittato dicendo qualcosa che dovrebbe essere la normalità e quindi ovvio, ma evidentemente non è così tantoContinua a leggere Il suono e la storia